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La cura nel narrare - Le serate di "InclusivaMente". La cultura inclusiva della psicologia

 

Mercoledì 11 dicembre, presso la sede della Facoltà di Medicina e Psicologia sita in via dei Marsi 78, si svolgerà un dibattito dal titolo "La Cura nel Narrare", all'interno del quale si parlerà del valore e delle funzioni della narrazione, per chi la produce e per chi ne fruisce. Tale valore si manifesta a livello sociale e politico, nella speranza che la narrazione di generazioni smarrite o degli errori del passato possa facilitare il processo di acquisizione di una identità sociale capace di facilitare il superamento delle solitudini individuali e il ritrovamento di strade collettive. Questo valore si mostra potente nelle storie individuali, dove la narrazione dei traumi aiuta a liberarsi dei fantasmi da essi generati. E' un valore che si evince anche a livello clinico, dove la comunicazione della diagnosi diviene un fattore di trasformazione nella vita e nei pensieri del malato e la narrazione dei sintomi può incidere sul percorso terapeutico. 

A discutere di questi temi nel corso dell’evento, che si inserisce nel percorso denominato "InclusivaMente", caratterizzato da iniziative che, pur partendo da temi propri delle professioni di aiuto, possano aprirsi a un confronto più ampia di quello specialistico e disciplinare, saranno: una narratrice che viene dal giornalismo, Concita de Gregorio, una narratrice che viene dalla letteratura, Nadia Terranova, un narratore che viene dalla psicoanalisi, Vittorio Lingiardi, un medico esperto di medicina narrativa, Massimo Volpe, un narratore che appartiene al mondo del cinema, Leonardo Marini, e un narratore che usa linguaggi specifici della musica contemporanea, il rapper Ozymandias. 

A introdurre la discussione Mario Morcellini, studioso, docente di comunicazione e commissario AGCOM. A moderare il dibattito Fabio Lucidi, Preside della Facoltà di Medicina e Psicologia.

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